La Pastiera reinventata: 12 grandi Maestri Pasticceri rivisitano il dolce napoletano

12 PASTICCERI REINTERPRETANO LA PASTIERA


 

La Pastiera Napoletana è stata reinterpretata con maestria in un’incredibile varietà di forme, consistenze, colori e persino temperature dai 12 grandi Maestri Pasticceri che hanno partecipato all’evento I Dolci delle Feste dei Grandi Interpreti, organizzato da Mulino Caputo.

Ve lo avevo anticipato la scorsa settimana, e oggi posso raccontarvi l’emozione di aver preso parte a questa straordinaria celebrazione.

 

Nella splendida sala a vetri del Grand Hotel Vesuvio, affacciata direttamente sul mare con una vista mozzafiato su Castel dell’Ovo, è stato un vero viaggio sensoriale conoscere i nuovi volti della Pastiera.


     

 

Decidere quale creazione fosse la più buona o la più accattivante si è rivelato un compito quasi impossibile: ogni pastiera raccontava una storia unica, fatta di tradizione e innovazione.

Una cosa, però, mi ha colpita fin dal primo assaggio: la qualità eccellente delle materie prime, unita alla creatività e all’abilità impeccabile di questi Maestri, ha rappresentato il filo conduttore di tutte le preparazioni, elevando il dolce simbolo di Napoli a nuove vette di eccellenza.



    


 

"Abbiamo voluto portare sulle tavole di Natale un dolce che, a Napoli, amiamo immensamente, chiedendo a questi grandi Maestri Pasticceri di esprimersi nella loro artigianalità e creatività, per la reinterpretazione della Pastiera – ha dichiarato Antimo Caputo – Ad del Mulino napoletano – E il risultato è stato entusiasmante: forme, colori, sapori, consistenze e persino temperature diverse ci hanno regalato versioni inedite di un dolce tradizionale, dimostrando l'estrema versatilità della nostra pasticceria."

 

 

E’ stato presento in versione dolce al cucchiaio, cheese cake, scomposta, lievitata e persino semifreddo il dolce che rappresenta la città Partenopea e i grandi della pasticceria ci hanno raccontato qual è stata l’idea creativa per realizzarla in versione classico-moderna.

Ve le svelo qui.

 

 

 

Innovazioni dolciarie e sapori iconici racchiusi nella Pastiera

 

 

Sal De Riso ha stupito con una Pastiera da passeggio. Un semifreddo su stecco a base di mousse di ricotta rivestito di cioccolato bianco, profumato ai fiori d’arancio, e crumble di pastafrolla. All’interno sono stati racchiusi tutti i sapori ed i profumi della Pastiera tradizionale.

Tra le altre proposte, anche la monoporzione Soffiato di Pastiera e il Pandorato, una pastiera lievitata molto soffice che viene venduta con una sac à poche contenente della crema di ricotta profumata all’arancia e cannella da servire con il dolce.

Una versione originalissima e dal gusto speciale che ha attirato la mia attenzione. Non poteva essere diversamente: Salvatore non smette mai di sorprendere!



   


 

Luigi Biasetto, invece, ha racchiuso i sapori della Pastiera in un Pandoro. Un gemellaggio che ha fuso tradizioni del nord e meridionali, dando vita ad un dolce unico. Ricotta di pecora siciliana, grano autentico, sapori di arancia e limone, mixati con gli ingredienti del Pandoro non sono stati sicuramente semplici da lavorare. Una sfida che soltanto un grande della pasticceria è stato in grado di accettare.





 

Giustina Brasiello, resident pastry chef del Grand Hotel Vesuvio, ha presentato il suo Morbido di Pastiera, un dolce al cucchiaio a base di crema di Pastiera, un crumble alla cannella, gelée all’arancia e reticolo di pasta biscotto.

Una proposta che mi è piaciuta moltissimo.



   

 

 

Creazioni Uniche e Raffinate

 

Michele Cannavacciuolo ha proposto la Pastiera sotto forma di Zagara, un fiore fatto da una mousse di pastiera con un tocco di cannella, cuore di confit di mandarino candito, base di frolla alla mandorla, fiore di meringa.

Uno spettacolo per il gusto ma anche per la vista. Un dolce che colpisce fin da subito.




 

Salvatore Capparelli ha arricchito la tradizione con una base di pasta frolla al burro e roccocò sbriciolato farcita di crema di ricotta, mandarino e bavarese alla Pastiera. Un semifreddo adatto soprattutto alla stagione estiva.




 

Mario Di Costanzo, della Pâtisserie Di Costanzo, ha elaborato una monoporzione con crumble all’arancia, mousse di ricotta e gel all’arancia e vaniglia. Una specialità perfetta da degustare a fine pasto.







 

 

Sapori Regionali e Combinazioni Sorprendenti

 

Luigi Di Meglio, Maestro Pasticcere de La Dolce Sosta ha offerto una frolla alle nocciole di Avellino con mousse di ricotta e grano cotto, agrumi di Ischia, gelée all’arancia e meringa all’italiana. Una monoporzione dalla forma tradizionale con un ripieno rivisitato.




 

E’ invece di Marco Infante, il creativo di Leopoldo e Casa Infante, la Cassata Sbagliata, farcita con crema di ricotta di Piana degli Albanesi al profumo di fiori d’arancio e pastafrolla in superficie.

Vi state domandando come mai si parli di Cassata quando il focus è la Pastiera?! Semplice, perché Marco ama i mix in pasticceria. Ecco quindi che queste due preparazioni hanno dato vita ad una terza dal gusto speciale.





 

Pietro Macellaro, di Pasticceria Agricola in provincia di Salerno, appartiene alla terza generazione di Pasticceri ed è sempre alla ricerca di materie prime di qualità per realizzare prodotti dallo standard elevato, prodotti di nicchia dalla grande personalità.

Per lui tutto inizia dagli ingredienti che, lavorati sapientemente, appagano il gusto dei palati esigenti.

Pietro ha proposto un grande lievitato a forma di bauletto con ganache al cioccolato bianco e panna di latte di bufala, profumato ai fiori d’arancio. Un dolce perfetto per Natale, ma anche per il resto dell’anno.

Interessante anche il suo panettone con foglia di fico.

E che dire dei suoi cioccolatini? Belli da vedere, perché sin da subito si capisce il lavoro accurato e la ricercatezza che li contraddistingue, buoni da impazzire.



   


 

Tradizione e Innovazione nella Pastiera

 

Pasquale Pesce, Maestro della storica Pasticceria Pesce 1896 di Avella, recentemente insignito di un prestigioso riconoscimento durante il Campionato del Mondo del Panettone, ha presentato un’originale creazione ispirata alla principessa di Nerola, Anna Maria Tremoille. Nota per la sua passione per l’essenza dei fiori d’arancio, la principessa ha ispirato questa frolla croccante al burro, impreziosita da un ripieno di ricotta di pecora, grano cotto e panna.

Il tutto aromatizzato con l’essenza di fiori d’arancio e completato da una vellutata glassa di cioccolato al latte.

Una cheese cake dal gusto tradizionale ma rivolta al futuro.




 

Ciro Poppella, celebre per l’innovazione della sua pasticceria napoletana, ha deliziato i presenti con “La Regina di Napoli”, una raffinata reinterpretazione della tradizione. Si tratta di una base di frolla finemente lavorata, un cuore che racchiude tutti i sapori della Pastiera napoletana arricchita poi da un generoso strato di cioccolato bianco, per un connubio di sapori che omaggia la grandezza della città partenopea.




    


 

Infine, Sabatino Sirica, anima della rinomata Pasticceria Sirica di San Giorgio a Cremano, ha reinterpretato la classica pastiera in chiave natalizia. Utilizzando ingredienti di primissima qualità – ricotta, grano, scorza d’arancia grattugiata e bacche di vaniglia – ha dato vita a una creazione artistica: una pastiera a forma di albero di Natale, simbolo di augurio e speranza, perfetta per celebrare le festività con un tocco di eleganza e tradizione.




 

 

Insomma, in questa occasione ho avuto l’opportunità di entrare a stretto contatto con la miglior pasticceria italiana e di vedere come i grandi Maestri riescano a lasciare la propria impronta creativa nella Pastiera classica, conservando la sua essenza e non stravolgendola completamente.

 

Ora tutte queste specialità potrete trovarle nelle pasticcerie che hanno partecipato all’evento.




 

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