La pasta brioche è di scena da Atelier dei Sapori

ATELIER DEI SAPORI I SEGRETI DELLA PASTA BRIOCHE
La pasta brioche è di scena da Atelier dei Sapori.
 
 
 
Pensavo fosse uno degli impasti più complicati in cucina, ma in realtà la pasta brioche non è affatto difficile da preparare; prevede soltanto diversi passaggi e lunghi tempi di lievitazione. Con un po’ di pazienza  e tanta energia nelle braccia, se non disponete di una planetaria, otterrete dei risultati da pasticceria.
Alla lezione di cucina di Atelier dei Sapori sono state presentate tre ricette “da urlo”.
 
 
Tutte le preparazioni a base di pasta brioche si sono rivelate ricche anche a livello di ingredienti. Burro e uova hanno viaggiato a braccetto in tutte le ricette. Pensate che si tratti di ricette pesanti? Pesanti no, diciamo impegnative!
Se pensate, invece, che forse si potevano realizzare in versione “light”, vi dico subito di no. Lo “zoccolo duro” della pasticceria è costituito da questi ingredienti e, se volessimo trasformarlo in qualcosa di più leggero, il risultato non sarebbe lo stesso. A questo punto converrebbe optare per una bella fettina di pane Azzimo!
 
 
 
Visto che siamo quasi in periodo di carnevale non potevano mancare i bomboloni alla marmellata. Beh, diciamo che il fritto si sposa con i dolci di carnevale ma, certamente, i bomboloni ripieni di marmellata, crema pasticcera o cioccolato sono un “evergreen” che possiamo gustare in ogni momento dell’anno. Pensiamo soltanto al classico bombolone della riviera romagnola che viene venduto in spiaggia: è buonissimo anche quando ci sono 30 gradi ….  e va al di là di ogni prova costume!
Inutile dire che, fritti al momento e cosparsi di zucchero a velo, hanno sprigionato un delizioso ed irresistibile profumo e, naturalmente, non ne è rimasta neppure l’ombra.
 
 
 
 
 
D’impatto differente la torta Angelica. Un intreccio di pasta cosparsa di uvette e canditi “home made” che ha triplicato il suo volume ad ogni passaggio.
Di consistenza morbida, è stata la ricetta più apprezzata. Anche in questo caso tutti i partecipanti si sono “sacrificati” nel non lasciare neppure una briciola, ma neanche un’uvetta.
Le parole, però, a volte non rendono l’idea; le foto qui sotto, forse, riescono a descrivere meglio ciò di cui parlo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il re della serata è stato il Savarin. Come potrei definirlo? In poche parole: un trionfo di pasta lievitata.
Il suo impasto è stato lavorato a lungo nella planetaria per permettere al glutine di liberarsi completamente facendo così triplicare il suo volume.
Nel forno abbiamo visto questa meraviglia lievitare a vista d’occhio. Ma la vista non è tutto….
Appena uscito dal forno è stato bucherellato in parecchi punti e cosparso di un delizioso sciroppo di arancia e Cointreau, che si è assorbito in men che non si dica. Una fresca macedonia, invece, ha fatto da contorno a questo dolce importante.
 
 
Il gruppo di lavoro, numeroso come sempre, si è rivelato affiatato e la  positiva collaborazione è stata fondamentale per affrontare una cenetta a base di dolci.
 
 
 
 
Sono uscita dall’Atelier dei Sapori soddisfatta e stringendo tra le mani la mia dispensa con le ricette spiegate dettagliatamente e già con l’idea di ripetere a brevissimo quanto imparato.
 
 
 
 
 
Uova, burro, farina Manitoba e lievito di birra: sono tutti ingredienti che ho sempre abbondantemente a disposizione nella mia dispensa. Devo solo trovare il momento giusto!
 
Questo è stata la prima lezione delle sei dedicate alla pasticceria.
Non perdetevi le altre 5!
La prossima settimana, mercoledì 3 febbraio 2016 alle ore 19.00, è prevista la seconda lezione. Ecco cosa prevede:
 
Pasta choux e utilizzi
Pasta di mandorle
Pasta frolla montata
Tartellette e biscotti
 
 
 
 
 
 

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