La regione Piemonte con le sue bellezze storiche, le sue iniziative, il suo cibo invitante

IL PIEMONTE: UNA REGIONE SEMPRE DA SCOPRIRE


 

Il Piemonte è una regione che ogni volta che visito è per me una vera scoperta.
Non mi delude mai.

Ogni provincia è ricca di tradizioni culturali, di storia, arte, bellezze naturali e di luoghi incantevoli da scoprire.

Non ultima la cucina, conosciuta anche a livello internazionale per i suoi piatti della tradizione come ad esempio il vitello tonnato, il bollito misto, gli agnolotti, la bagna cauda, l’immancabile tartufo, a cui si aggiungono vini pregiati come il Barolo e il Barbaresco.



 

Oggi ho il piacere di raccontarvi del mio tour nella provincia di Biella.

Una città piemontese forse un po’ meno nota, ma molto molto interessante.



   

 

Famosa per la sua tradizione tessile, la città è un importante centro per la produzione di tessuti di elevata qualità, in particolare lana e cachemire. Numerose sono le aziende del settore tessile che hanno sede in questa zona e che contribuiscono alla reputazione di Biella come centro di eccellenza nel campo.




 

Offre, inoltre, un patrimonio storico e culturale ricco, caratterizzato da edifici storici, chiese e musei che testimoniano la sua storia. Il Duomo di Biella è un esempio.

La città è immersa in un ambiente naturale affascinante, con le Alpi Biellesi nelle vicinanze. La presenza di aree naturali e paesaggi mozzafiato contribuiscono alla sua attrattiva turistica.

 

Non ultimo, naturalmente, l’aspetto culinario che la contraddistingue.

 

In proposito vi racconto la mia piacevolissima esperienza presso il Ristorante didattico dell’Istituto di Istruzione Superiore Gae Aulenti.

Sotto la guida dello Chef stellato Sergio Vineis, che vanta ben 21 anni di stella Michelin, gli studenti hanno creato un menu per una cena davvero interessante, a base di prodotti del territorio e di altissimo livello. Un menu che ha conquistato i nostri palati.



   

 

Protagonista assoluto il tartufo bianco d’Alba che ha trovato il suo spazio sui fagottini di cavolfiore di Moncalieri al burro, nocciole e acciughe. Un piatto delizioso dove tutti gli ingredienti erano ben bilanciati tra di loro.

Interessante anche l’aperitivo e l’antipasto dove i prodotti della zona hanno avuto la prevalenza su tutto.



    


    



Non ultima l'attenzione all'allestimento della sala e della tavola, curate e rappresentative dei prodotti del territorio.



     



In abbinamento vini di diverse cantine della provincia di Biella.



 

Altra esperienza positiva il pranzo presso Osteria della VillaTenuta Cento Vigne, Castello di Castellengo dove, anche qui, i prodotti tipici della zona, che riflettono le tradizioni culinarie locali, hanno fatto la loro presenza in tutti i piatti.
 





    


 

Un luogo d’altri tempi dove poter degustare piatti deliziosi e vivere momenti d’incanto. Un posto accogliente, totalmente immerso nella natura ai piedi delle montagne biellesi, dove lo Chef Ilir ci ha accolti con le sue specialità, dove le materie prime scelte tra prodotti di aziende locali ed eccellenze appartenenti a piccoli produttori nazionali sono le protagoniste indiscusse di ogni piatto.


      
 

Si aggiungono l’esperienza e le tendenze enograstronomiche dello Chef per arrivare a sapori e gusti che vale davvero la pena di provare.

L’accuratezza emerge in ogni piatto, a partire dal pane rigorosamente fatto in casa, così come la pasta fresca, gli gnocchi e la pasta ripiena fatti con uova fresche e la miglior farina.

 

Da parte mia consigliatissimo. Un posto dove mi piacerebbe tornare.



     

 

E se dal mio punto di vista l’aspetto culinario rappresenta sempre il punto di partenza di quelle che sono le mie uscite enogastronomiche, non posso non parlarvi di quelle che sono le bellezze del territorio e le interessanti iniziative culturali che Biella e dintorni offrono.

Una meta turistica completa e singolare da mettere nella vostra lista.



 

Biella, in Piemonte, è nota per la sua lunghissima tradizione nel settore tessile, risalente al Medioevo, in modo particolare per la produzione di tessuti di lana di qualità elevata.

Denominata anche "Capitale della Lana" deve il suo successo al clima e all’ambiente che risultano favorevoli all’allevamento di pecore per la produzione di lana pregiata. Anche la qualità dell’aria e dell’acqua contribuiscono a rendere eccellenti le fibre di lana.

La città quindi ospita parecchi lanifici (in passato anche mulini) per la lavorazione della lana, ognuno con la propria specializzazione e processi di produzione unici. Lanifici che oggi come oggi trasformano la lana grezza in tessuti finiti, alcuni dei quali prodotti per stilisti e marchi di lusso.

Incantevoli vederli affacciarsi sul fiume….



    


 

A parte l’affascinante centro storico di Biella, visitabile tranquillamente a piedi, la città offre due splendide opportunità culturali.

 

Imperdibile è la mostra permanente di Michelangelo Pistoletto in un ex complesso industriale, dove sorge proprio Fondazione Pistoletto.



    


 

Nato a Biella nel 1933, l’artista inizia ad esporre le sue opere nel 1955 e nel 1960 tiene la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino, caratterizzata da una ricerca sull’autoritratto.

E’ invece a partire dall’inizio degli anni ’60 che si dedica alla realizzazione dei quadri specchianti, che includono direttamente nell’opera la presenza dello spettatore, la dimensione reale del tempo e riaprono inoltre la prospettiva, rovesciando quella rinascimentale chiusa dalle avanguardie del XX secolo.

Ed è proprio con queste opere che Pistoletto raggiunge il suo successo a livello nazionale ed internazionale.

I quadri specchianti costituiranno la base della sua successiva produzione artistica e riflessione teorica.

Una mostra interessante ed intensa che regala un arricchimento personale.



   


    


 

Altro momento culturale che mi ha affascinata è la mostra Banksy, Jago, TvBoy e altre storie controcorrente, che si tiene a Biella presso Palazzo Gromo Losa fino al primo di aprile.

 

Una mostra dedicata ad artisti contemporanei che raccontano proprio storie controcorrente ispirate a diversi temi, come la morte, la vita, la guerra, l’ingiustizia sociale. Temi importanti che si esprimono a volte in modo burlesco, a volte in modo duro e diretto, ma sicuramente in maniera giusta per far riflettere e mai in maniera scontata.

Banksy, Jago e TvBoy sono tra gli artisti più famosi di queste novanta opere in esposizione

Non mancano però altri celebri artisti internazionali come David LaChapelle, Takashi Murakami, Liu Bolin, Obey, Mr. Brainwash e molti altri.



   


       


 

La regione Piemonte offre davvero tante opportunità turistiche e cultuali di ogni genere: a voi coglierle!

 

 

 

 

 

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