Cucina e Prosecco, insieme per esaltare la tavola
Se mettiamo insieme due realtà italiane leader di settore, la prima in quello culinario e l'altra in quello vinicolo, il risultato è sicuramente un binomio vincente!
Curiosi di sapere di chi si tratta?
Parlo, ovviamente, della scuola di cucina milanese “La Cucina Italiana” e Bisol Prosecco che, in una delle ultime tiepide serate milanesi di novembre hanno organizzato un evento presso la nuova sede della scuola in P.le Cadorna 5 (ingresso via San Nicolao, 7) in cui i piatti sono stati realizzati a cura di uno dei loro chef.
Aperta di recente, la nuova struttura offre, agli appassionati di cucina, la possibilità di scegliere tra un’infinità di corsi, dalle basi di cucina ai corsi a tema, ma anche ai corsi personalizzati su richiesta, avvalendosi del supporto di esperti chef che con la loro esperienza sono in grado di appassionare i partecipanti, sia a livello di preparazione dei piatti sia in merito a quei piccoli segreti di cucina che fanno la differenza.
L’ampio spazio della scuola offre postazioni di lavoro dotate di attrezzature all’avanguardia dove ognuno può cimentarsi in nuove preparazioni, dando spazio anche alla propria creatività. Naturalmente, La Cucina Italiana è anche conosciuta per la sua autorevolezza come magazine dedicato al cibo da tantissimi anni e che, gli italiani buongustai, non smettono di consultare.
Ma la nuova sede non è soltanto questo. Spaziosa ed ospitale è la zona dedicata agli eventi, che ha infatti accolto quello dedicato a Bisol (partner della scuola), al quale ho avuto l’orgoglio di partecipare.
Chi è Bisol? Non ha bisogno di grandi presentazioni! Bisol è l’azienda che risale al 1532, attualmente guidata da Gianluca e Desiderio Bisol - 21a generazione, che ha fatto la storia del Prosecco ed è legata al territorio di Valdobbiadene.
Sono più di 20 i poderi coltivati dalla famiglia Bisol, tra i quali ne emerge uno tra i più costosi: Cartizze; numerose sono le etichette Bisol, tutte di qualità e prodotte nel rispetto di ogni singolo suolo per valorizzare al massimo le sue caratteristiche rendendo così longevo e genuino il prodotto finito.
Bisol è conosciuto sulla tavola del privato, ma apprezzato anche in numerosissimi ristoranti italiani e stranieri; sono infatti ben 69 i paesi nei quali viene esportato. Orgoglioso di ciò che produce, Gianluca Bisol dichiara: “Il nostro Prosecco è fine, moderno, versatile, sostenibile e rappresenta lo Stile di Vita Italiano". Sono tutte qualità che chi ama abbinare il vino al cibo apprezza enormemente.
Ma entriamo nel vivo di quello che è stato il menu che ho degustato durante la serata, accompagnato dalle giuste bollicine:
Sasso di patata con polpo e la sua maionese – Bisol Private noSO
Una deliziosa patata in versione “sasso” accompagnata da un morbido polpo con una delicata maionese. Il tutto abbinato al Bisol Private noSO, prosecco senza solfiti, per palati sensibili ed esigenti e perfetto per gli antipasti.
Sovracoscia con cipolla fondente e ginepro – Bisol Private Garnei
Secondo piatto dal gusto deciso da affiancare al Bisol Private Garnei (dall’espressione dialettale degli acini d’uva, la cui raccolta viene fatta ancora oggi a mano). Si tratta di un prosecco che matura in cantina per almeno un anno, la seconda fermentazione dura quasi tre mesi ed è pronto dopo 16 mesi dalla vendemmia.
Risotto ai funghi e taleggio al salto – Bisol Private Relio
Decisamente autunnale il primo a base di funghi e taleggio, ma anche impegnativo a livello di gusto; la scelta quindi, in questo caso, è ricaduta sul Private Relio, che rappresenta la più interessante evoluzione del vitigno Glera fermentato in bottiglia.
Mazzancolla arrostita e cavolo cappuccio – Bisol Private Cartizze
In abbinamento ad un piatto di pesce, dove il sapore dolce del cavolo cappuccio si è affiancato alla saporita mazzancolla arrostita, il Bisol Private Cartizze, pregiato spumante dai profumi fruttati e floreali che si trova in cima alla piramide della qualità.
Tartufo con ganache all’ananas su biscotto di mandorle – Bisol Cru Cartizze
Vino spumante eccezionale da gustare anche fuori pasto per la sua particolare personalità. In questo caso sono riuscita ad apprezzarlo anche in accompagnamento al dessert di fine pasto.
Perfetto anche se abbinato alla pasticceria secca e a dolci raffinati.
Natale si avvicina….non so voi, ma io brinderò con Bisol e m’ispirerò alle svariate proposte che la scuola de La Cucina Italiana è solita proporre!
Voi che fate? Cin-cin con me?!
Per ulteriori informazioni:
www. scuola.lacucinaitaliana.it
www.lacucinaitaliana.it
www.bisol.it