Per il sushi non solo sapori, ma anche arte nella preparazione e nella sua presentazione
Quando parliamo di sushi pensiamo soltanto al suo sapore, ma il sushi è ben altro.
Ed è proprio Sushi Daily, brand del Gruppo KellyDeli, che presso Tenoha a Milano ha chiesto il supporto di diversi esperti per presentarlo al meglio.
Un’arte che coinvolge maestri artigiani, table designer, food stylist e parfum designer. Un’arte che insegna come preparare, gustare e servire maki, roll e nigiri e tutti i segreti per imparare ad utilizzare in modo corretto le bacchette.
foto di Nick Zonna
Oltre all’impiattamento e alla mise en place anche la profumazione dell’ambiente ha la sua importanza: tre cose fondamentali per fare in modo di coinvolgere tutti i sensi creando la giusta atmosfera per degustare al meglio quello che è diventato, anche per noi, uno dei piatti più amati: il sushi.
foto di Nick Zonna
“La cura che noi mettiamo nella preparazione – spiega Massimo Mezzanotte AD di KellyDeli Italia - fa parte dalla cucina tradizionale giapponese e deve essere associata alla preparazione della tavola. Noi ci occupiamo della prima come spieghiamo nel claim della campagna “Cerca il volto della qualità”, che accompagna il consumatore in un viaggio in una terra lontana dove una mitica sushi chef, figura ispirata alla fondatrice dell’azienda Kelly Choi, condivide con dei volenterosi allievi tutti i segreti della preparazione che è appunto un’arte. Tuttavia non basta fare un sushi buono bisogna anche saperlo servire. Le designer che abbiamo coinvolto ci mostrano come i valori estetico filosofici di questa cultura andrebbero impiegati magari in un invito a cena con sushi a partire dalle nostre 100 ricette” conclude Mezzanotte.
foto di Nick Zonna
La presentazione è tutto!
Piatti e ceramiche dai colori accattivanti, eleganti, mise en place curate e studiate fanno sì che il sushi attiri fin da subito.
Interessante il racconto di Kazuyo Komoda - table designer, appassionata di ceramica giapponese e di bicchieri “art nouveau” e “art déco” che ama acquistare nei mercatini d’antiquariato, soprattutto nella Francia del sud.
Noi ci troviamo spesso di fronte a presentazioni di sushi su piatti bianchi e neri, simbolo dell’essenzialità, ma lei si discosta scegliendo decorazioni particolari e dichiara: “Per noi giapponesi è raro abbinare il sushi con i piatti bianchi perché non fanno esaltare i colori degli ingredienti, per questo propongo per le tavole per esempio oggetti d’epoca che sono la mia passione”. E poi aggiunge: “Una soluzione che amo è l’abbinamento dei piatti Ko-Imari, una delle porcellane giapponesi più rappresentative che tra la fine del 1800 e l’inizio del 900 furono esportate in Occidente in particolare verso la Francia e calici di baccarat art nouveau che nello stesso periodo ha prodotto una serie di collezioni ispirate al Giappone, il così detto stile japonesque. Anche lo scrittore contemporaneo Haruki Murakami descrive nel suo romanzo “Assassino del commendatore” la stessa tavola rendendo questo connubio di stili quantomai attuale. Un altro suggerimento è la tavola con piatti di ceramica giapponese contemporanea di Mitsuhiro Demachi, tipo Oribe con bicchieri sempre di baccarat ma di epoca art decò Luii, attualmente ricercatissimi dai ristoranti di sushi di fascia alta in Giappone”.
In questo panorama non poteva mancare la food stylist.
Giovanna Hoang, consiglia di impiattare il sushi in maniera molto semplice per esaltare la preparazione. D’effetto è l’abbinamento con fiori, germogli ed ingredienti vegetali. Ecco il suo pensiero: “Mi sono inspirata alla delicatezza della natura per creare armonia ed equilibrio tra colori e sapori e per rendere il sushi ancora più seducente. La ricerca dei fiori e vegetali parte principalmente dall’orto e dalla stagionalità delle piante ma ci sono tante altre soluzioni che ci permettono di trovarli confezionati”.
Ultima, ma non la meno importante, la profumazione dell’ambiente.
Le note del ginger, o zenzero, sono le profumazioni perfette per accogliere i piatti di sushi. Ecco, infatti cosa dichiara Laura Favaretto parfum designer “Quando si affronta uno spazio dedicato al cibo è sempre una sfida, perché si deve rispettare l’odore e la personalità di ciò che ci delizierà, i sapori dei piatti e la coerenza con ciò che viene proposto, il luogo di provenienza e lo spazio. Gli abbinamenti che propongo tengono conto della grande armonia comunicativa giapponese, le fragranze richiamano spazi aperti e fiori tipici: aloe, zenzero, tè verde, yuzu, sandalo e il salino del mare: questi ci aiutano a creare un legame tra i luoghi lontani ed il sushi e i suoi spazi tanto da diventare un vero e proprio richiamo tentatore”.
foto di Nick Zonna
E ora che avete tutte le indicazioni per presentare al meglio il sushi non vi resta che mettervi all’opera!
foto di Nick Zonna